Le notti di Tino di Bagdad. Mostra a Milano.

By KH, 23 Febbraio 2017

ConiglioViola. Le notti di Tino di Bagdad

MILANO – Studio Museo Francesco Messina
e altri dieci spazi in cittĂ 

8 marzo – 1 aprile 2017
inaugurazione mercoledì 8 marzo ore 18-21
a cura di Kaninchen-Haus
con il sostegno di Fondazione Cariplo
con il supporto logistico e l’ospitalitĂ  di Careof

Le notti di Tino di Bagdad è un esperimento post-cinematografico di arte pubblica che combina l’utilizzo di nuove tecnologie, quali la Realtà Aumentata, con il recupero di tecniche tradizionali: dalle incisioni su rame al Teatro delle Ombre.

A otto anni dalla retrospettiva al PAC, il duo composto da Brice Coniglio e Andrea Raviola torna a Milano dall’8 marzo al 1° aprile, nello Studio Museo Francesco Messina (via San Sisto 4 – angolo via Torino) e in altre dieci sedi in cittĂ , con un progetto che trasforma lo spazio urbano in un “cinema diffuso” e per ingaggiare il pubblico in una caccia al tesoro il cui obiettivo non è altro che la ricostruzione del senso di una narrazione.

Il punto di partenza è un’opera letteraria, Le notti di Tino di Baghdad (1907) di Else Lasker-Schüler. Le fiabe espressioniste “orientali” della poetessa tedesca sono un piccolo caleidoscopio di contaminazioni inattese: il fascino dell’esotismo e l’esperienza della metropoli moderna, il richiamo delle radici ebraiche e il gusto per la sperimentazione avanguardistica, l’indagine pittorica e il manierismo letterario, il gioco infantile e l’erotismo. La protagonista è Tino, principessa e poetessa d’Arabia, costretta a rinunciare alla vita per rendere immortale la poesia.
Giocando sulla struttura non lineare del testo, ConiglioViola ne ha lacerato la trama per dare vita a ventisei episodi autonomi, ognuno dei quali ha ispirato una diversa tavola incisa sul rame e un diverso episodio cinematografico da fruire in realtĂ  aumentata.

Negli spazi del museo le opere vengono presentate all’interno di piccoli lightbox realizzati in cemento a forma di finestra araba. Basta inquadrare le opere attraverso il proprio smartphone, utilizzando l’app gratuita, per osservare le immagini prendere vita sul proprio display e ammirare i video realizzati combinando animazione digitale, animazione a mano e le performance di danzatori.

Al piano terra sono esposti, oltre ai lightbox in cemento, il dittico animato di grandi dimensioni “Tino und Apollides” ispirato a una delle scene più celebri de “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini e un cortometraggio di animazione, proiettato sulla vetrata del museo.

La cripta ospita invece le opere e i manufatti realizzati durante il complesso processo di produzione: le incisioni su rame, le foto realizzate durante le riprese del film, i disegni preparatori, le maschere di grandi dimensioni realizzate dagli artisti e indossate da attori e danzatori durante le riprese, infine il documentario che illustra l’intera preparazione del progetto.

L’esperimento non si conclude nel museo ma coinvolge altre dieci sedi in tutta la città di Milano ognuna delle quali ospita una diversa tappa del racconto. Lo spettatore errante sarà costretto a spostarsi tra gli spazi del Museo Messina e gli altri punti in città – indicati attraverso una mappa sul sito www.tinobagdad.com – per ricostruire gli episodi di una narrazione che varia con il variare di ogni singolo itinerario.

Il viaggio può iniziare da qualsiasi punto: si tratta di un gioco attraverso il quale bisogna ricostruire una storia e poi condividerla, perché l’ultimo invito che gli artisti rivolgono al pubblico è quello di tornare a casa e riscrivere il testo. Una ricombinazione delle tessere che permetterà di assistere a una moltiplicazione delle narrazioni, attualizzando nello spazio urbano le teorie della Letteratura Combinatoria e trasformando lo spettatore in co-autore.

In questo gioco di rimandi la scelta della sede della mostra è significativa. Lo Studio Museo Francesco Messina si è distinto, in questi ultimi anni, per la forte vocazione a riflettere sull’arte pubblica e sulle sue declinazioni possibili, sino a comprendere la sperimentazione di nuovi linguaggi e tecnologie.

La mostra è curata e prodotta da Kaninchen-Haus
con il sostegno della Fondazione Cariplo

L’evento è sponsorizzato da Temporary e Lavorint.
Sponsor tecnici: EPSON – LUMIX G – Amazon
ospitalitĂ  artisti e supporto logistico Careof
La mappatura degli spazi off è realizzata in collaborazione con Terzo Paesaggio
Consulenti scientifici: Nicoletta Castellaneta, Giancarlo Lacchin, Davide Crippa
Ringraziamenti speciali Diego Sileo

#TinoBagdad

Il progetto raccontato da ConiglioViola:

Informazioni utili
Titolo ConiglioViola. Le notti di Tino di Bagdad
Sede Milano, Studio Museo Francesco Messina – Via San Sisto 4/A, Milano
e sedi varie in tutta la cittĂ 
Date 9 marzo – 1 aprile 2017
Inaugurazione mercoledì 8 marzo, ore 18
Orari dal martedì alla domenica h 10-18. Mercoledì h. 10-20. Chiuso lunedì
Ingresso gratuito
Info al pubblico www.tinobagdad.com | www.coniglioviola.com tel. 0288448046

Ufficio stampa
NORA comunicazione – Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
+39 339 89 59 372 – info@noracomunicazione.it – www.noracomunicazione.it



ConiglioViola
ConiglioViola è un duo artistico fondato nel 2000 da Brice Coniglio e Andrea Raviola. Dalla videoart al teatro multimediale, dalla musica elettronica alla performance, dalla net.art alla fotografia, non c’è quasi settore della creatività contemporanea che Coniglioviola, “bottega rinascimentale nell’era digitale”, non abbia esplorato e provato a sobillare con le armi dell’ironia, muovendosi tentacolarmente come un vero e proprio marchio. Noto per imprese spettacolari come l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia (2007), ConiglioViola è impegnato in un’indagine trasversale sul territorio della cultura POP-olare. Il multilinguismo e la transmedialità sono risultato di una riflessione intorno al medium digitale concepito come meta-linguaggio, a partire dalla quale è in grado di declinare ogni progetto attraverso più linguaggi.
Tra i vari progetti ricordiamo il già citato l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia, l’opera net.art La meditazione di Yolanda (2001–2003), la produzione musicale-teatrale Recuperate Le Vostre Radici Quadrate, la copertina delle Pagine Bianche Piemonte del 2007, l’opera Ecce Trans (balzata alle cronache internazionali per via della censura all’interno della mostra Arte e Omosessualità a Milano), la mostra Nous deux a Parigi con Unicredit & Art nel 2007, la collaborazione con la cantante Loredana Bertè, con gli stilisti Etro, Vivienne Westwood e Antonio Marras, con il critico d’arte Achille Bonito Oliva e con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (questi ultimi nell’inedita veste di attori), con la compagnia teatrale IRAA Theatre e, sempre in ambito teatrale, con Valter Malosti.
Nel 2009 il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ha dedicato a Coniglioviola (i più giovani artisti ad avere avuto una personale in questa sede) una mostra antologica dal titolo “Sono un pirata / Sono un signore” visitata da oltre diecimila persone in dieci giorni. La mostra è accompagnata dalla pubblicazione del catalogo edito da Silvana Editoriale con testi critici di Antonio Arevalo, Alessandro Bergonzoni, Achille Bonito Oliva, Martina Corgnati, Maurizio Ferraris, Tommaso Labranca, Milva, Domenico Quaranta, Laura Serani, Massimiliano Finazzer Flory.
Sempre nel 2009 ha debuttato nel cartellone del Teatro Stabile di Torino all’interno del Festival Prospettiva con lo spettacolo teatrale Concerto senza titolo interpretato da Antonella Ruggiero: un’investigazione sulla collisione tra il tema-tabù della morte e la cultura pop. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, tra gli eventi legati ai Padiglioni nazionali, con il progetto collettivo Pirate Camp – The stateless Pavillion, che coinvolge oltre trenta giovani artisti provenienti da tutto il mondo, ospitati all’interno di un campeggio pirata allestito in laguna. Dall’anno successivo fioriscono i progetti legati all’organizzazione Kaninchen-Haus, che produce, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, il programma sperimentale di residenza viadellafucina nel quartiere di Porta Palazzo a Torino, e che da vita all’artist run space K-HOLE, nello stesso quartiere. Nel 2015 viene pubblicato il disco Recuperate Le Vostre Radici Quadrate, presentato insieme al nuovo video “Non domina sum” e al riallestimento dello spettacolo, il cofanetto cd+dvd Requiem Elettronico nato dalla collaborazione con Antonella Ruggiero, e l’opera d’arte pubblica in realtà aumentata Le notti di Tino di Bagdad prodotta da Kaninchen-Haus in collaborazione con TIM, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Salone Internazionale del Libro.
Nel 2016 con il progetto Ulysses Now, che verrĂ  prodotto nel 2017 da Accademia degli Artefatti, vince il Bando ORA! della Compagnia di San Paolo.
www.coniglioviola.com
www.facebook.com/coniglioviola
@coniglioviola

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